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Uscite Di Sicurezza E Porte Tagliafuoco

La nostra ditta Antincendio Roma fornisce il servizio di alta qualità rispettando tutte le norme previste dalla legge. Uno dei primi aspetti da curare quando si costruisce o si ristruttura un locale è sicuramente la sicurezza. É fondamentale infatti garantire delle uscite di sicurezza e installare le porte tagliafuoco che rispettino le norme (EN 13501-2; EN 1634-3) e siano certificate. In questo articolo cercheremo di capire più nel dettaglio qual è attualmente la normativa e quali sono le caratteristiche che qualunque porta antipanico deve possedere.

Qual è la normativa riguardo le uscite di sicurezza?

Qual è la normativa riguardo le uscite di sicurezza?

L’articolo 3 del D.M. 3 novembre 2004 specifica come con il termine “via di emergenza” si intende qualunque “Percorso senza ostacoli al deflusso che consente alle persone che occupano un edificio o un locale di raggiungere un luogo sicuro.” 

Perciò l’installazione di porte tagliafuoco certificate e a norma è il primo passo per la corretta prevenzione di un incendio.

Questo aspetto è tanto più importante se si parla di locali, attività commerciali o aziende in cui è possibile che si ritrovino molte persone e che quindi la presenza di una folla possa trasformarsi in una variabile molto pericolosa e proprio per evitare ulteriori rischi dobbiamo avere le uscite di sicurezza a norma.

Ad oggi la legislatura italiana si è espressa con diverse norme per indirizzare i costruttori e i proprietari degli edifici affinché non vi siano più dubbi. Una di queste è l’allegato IV del Decreto Legislativo 81/2008 in cui sono specificate le caratteristiche di un’uscita di emergenza:

in primo luogo deve essere libera da qualunque ostacolo che possa creare problemi durante la fuga; inoltre sono specificate sia le dimensioni dell’uscita (almeno 2 metri di altezza) che la quantità di quest’ultime (proporzionata alla grandezza dell’edificio); un altro aspetto è la segnaletica che deve essere applicata in modo evidente e adeguato; in ultimo le uscite di sicurezza devono essere attrezzate di apposita illuminazione di emergenza.

Sempre in questo allegato è inoltre precisato quale deve essere il senso di apertura delle porte tagliafuoco e la loro posizione.

Quali sono le caratteristiche di una porta tagliafuoco?

Nel paragrafo precedente abbiamo parlato di uscita di sicurezza e di emergenza, sempre il d.lgs 81/2008 spiega la differenza tra le due terminologie: con la prima si intende il percorso che conduce all’uscita di emergenza, che può quindi essere una porta tagliafuoco o antipanico.

Sicurezza antincendio

Questo tipo di porte è fondamentale per permettere una via di fuga adeguata durante una situazione pericolosa. Questa tipologia, inventata da Michelangelo Maltoni, è provvista di un maniglione e sono assolutamente obbligatorie nei luoghi pubblici.

Questo dispositivo ha diversi vantaggi: in primo luogo è semplice da azionare; inoltre non è necessario avere una conoscenza preventiva di come si utilizza ed è possibile usufruirne senza sforzo; in ultimo, non meno importante, non rallenta la fuga e quindi permette che non si crei un ulteriore affollamento in caso di incendio o situazioni comunque potenzialmente mortali.

Le porte antipanico non sono però tutte uguali bensì si differenziano in base al tipo di apertura, possono essere infatti: a battente (sia con un’anta che con due); scorrevoli, cioè porte automatiche a sfondamento (perfette per locali molto affollati); oppure con apertura girevole.

Qual è la normativa riguardo le porte antipanico?

Qual è la normativa riguardo le porte antipanico?

Come già accennato in precedenza la legislatura italiana indica nel dettaglio tutte quelle che devono essere le caratteristiche che qualunque porta tagliafuoco deve rispettare, sia per quanto riguarda le dimensioni che l’installazione. Nel dettaglio la normativa UNI EN 1125 esplica quella che deve essere l’altezza del maniglione antipanico: infatti su una porta alta 2,5 m e larga 1,3 m il maniglione dovrà posizionarsi ad un’altezza tra i 0,9 m e i 1,1 m. Nel D.M. del 3 marzo 2004 viene esposto inoltre quali e quanti tipi di maniglioni sono al momento esistenti e certificati: a leva o orizzontale.

Sempre secondo la norma UNI EN 1125 in caso di locali non pubblici con una capienza al di sotto delle 9 persone non è obbligatorio installare porte antipanico; se invece la capienza è tra le 9 e le 25 persone sarà obbligatorio predisporre delle porte con maniglione a leva; mentre al di sopra delle 25 persone il maniglione dovrà essere orizzontale. Se invece il locale è pubblico con una capienza al di sotto delle 9 persone la porta dovrà avere un maniglione a leva, mentre dalle 10 persone in su dovrà essere orizzontale.

In conclusione è evidente come non solo sia molto importante garantire la sicurezza in un edificio, ma anche quanto sia facile commettere qualche errore e non rispettare nel dettaglio tutti gli obblighi di legge. É sempre quindi utile affidarsi a ditte specializzate, come per esempio l’azienda di Antincendio Roma, che grazie a uno staff costantemente aggiornato può indicare la soluzione più adatta e installare correttamente tutti i dispositivi antincendio.